La malinconia di francesco hayez biography
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If Blue Monday was an artwork | From Hayez to Pixar's Inside Out
By the 14th century, the color blue was associated with a state of sickness, as it was the tone taken by people suffering from cold and anaemia. The anemic is the antonomasia of the phlegmatic and melancholic, as opposed to the sanguine temperament.
In the 17th century, the expression to have blue devils spread in England and in America to indicate the hallucinatory sense of malaise resulting from alcohol withdrawal. Blue Laws were enacted, banning the sale of alcohol on Sundays. In the 20th century, the blues were born in the United States, a musical genre that recounted the pain of African American slaves. Their songs told of their dramatic working conditions, as well as the often grinding difficulty of daily modern life.
The expression feeling blue was therefore coined in America to indikera the mood of melancholy, a feeling that can throw people into a state of statis and helplessness.
In mu
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Malinconia (Hayez)
Malinconia è un dipinto a olio su tela (,6xcm) sektion pittore italiano Francesco Hayez, realizzato tra il e il e conservato alla pinacoteca di Brera.
È lo stesso Hayez a descriverci la sua opera nelle sue Memorie:
«La Malinconia era rappresentata da una giovane donna del Medioevo, che presa da un sentimento d'amore, sta in una posa abbandonata, che nonostante la passione per i fiori, da essa raccolti in un vaso, tenendone uno in mano che forse le ricorda la persona a lei cara, tiene alquanto china la testa, per meglio nutrire il pensiero che la domina, non curante tutto quello che le sta intorno, e gli abiti stessi che le cadono da una spalla, lasciando vedere parte del petto. L'abito è di raso celeste carico ch'io credetti adatto al soggetto, anche perché contrapposto alle tinte vive dei diversi fiori, ch'io presi tutti dal vero con cura coscienziosa»
L'opera, in altre parole, raffigura una fanciulla dagli occhi scuri, abbigliata con un abito di luc
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Art e Dossier
Francesco Hayez: biografia
Nasce a Venezia nel da una famiglia povera che, ben presto, lo affida allo zio Giovanni Binasco, amatore e mercante d’arte di origine genovese. In questo ambiente Hayez si accosta alla pittura, divenendo allievo dei pittori Francesco Magiotto e Teodoro Matteini. Dopo aver vinto, nel , il concorso per l’alunnato di Roma, si trasferirà presto nella capitale, affidato da Leopoldo Cicognara (presidente dell’Accademia veneziana) ad Antonio Canova. Grazie alla protezione dell’influente scultore, nel Hayez vince il concorso di pittura dell’Accademia di Brera sul soggetto del Laocoonte e comincia a farsi conoscere nell’ambiente artistico romano, accostandosi, in particolare, a quello classicista e purista come dimostrano le sue prime opere importanti: Rinaldo e Armida () inviato all’Accademia di Venezia come ultimo saggio del triennio romano, e Ulisse alla corte di Alcinoo (), commissionato